Fare un film all'anno capisco non sia facile ma non è indispensabile. Succede ad uno dei più geniali e divertenti (a parer mio) registi quale è Woody Allen.
Ho trovato questo film inutile; qualche trovata delle sue, tipo il personaggio che diventa un talento della lirica cantando bene però solo sotto la doccia, un cast quasi interamente italiano, tra i quali spicca un Roberto Benigni parecchio disorientato, pare quasi intimidito, come chiuso in uno spazio troppo stretto.
Tanti personaggi, forse troppi, storie che si intersecano in una Roma da cartolina, dove la regia si perde tra rare battute divertenti.
Forse Woody si è fatto contagiare dalle nostre commedie all'italiana dei vari Vanzina e Co., oppure con i suoi personaggi stereotipati ha voluto mostrarci (se ancora non ce ne fossimo accorti) e sottolineare tutto il degrado e la mancanza di cultura che regna nel nostro paese in declino.