a te che passi qui.. benvenuto

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

M.Kundera

martedì 16 gennaio 2018

Sono tornata.. per quanto non so. 

Richiamata all'ordine da una amica di queste zone ...

Nel frattempo sono successe tante cose , grandi, piccole , tristi e gioiose. E' arrivato un nuovo amichetto in casa da più di un anno e voglio ricominciare da lui.



martedì 24 aprile 2012

To Rome with love

Fare un film all'anno capisco non sia facile ma non è indispensabile. Succede ad uno dei più geniali e divertenti (a parer mio) registi quale è Woody Allen.


Ho trovato questo film inutile; qualche trovata delle sue, tipo il personaggio che diventa un talento della lirica cantando bene però solo sotto la doccia, un cast quasi interamente italiano,  tra i quali spicca un Roberto Benigni parecchio disorientato, pare quasi intimidito, come chiuso in uno spazio troppo stretto.


Tanti personaggi, forse troppi, storie che si intersecano in una Roma da cartolina, dove la regia si perde tra  rare battute divertenti.
Forse Woody si è fatto contagiare dalle nostre commedie all'italiana dei vari Vanzina e Co., oppure  con i suoi personaggi stereotipati ha voluto mostrarci (se ancora non ce ne fossimo accorti) e sottolineare tutto il  degrado e la mancanza di cultura che regna nel nostro paese in declino.

lunedì 23 aprile 2012

Michel Houellebecq


Vivere senza leggere è pericoloso, ci si deve accontentare della vita, e questo comporta notevoli rischi.

Michel Houellebecq, Piattaforma nel centro del mondo, 2001




E' uno scrittore che mi infastidisce, i suoi libri mi scuotono. Troppo pessimista e cinico,  forse per questo un pò troppo vero. Dopo aver letto "Piattaforma" e " Le particelle elementari"  ho deciso di non comprarne più ma devo dire che quando entro in libreria e vedo un suo nuovo libro uscito ci faccio sempre un pensierino.









giovedì 5 aprile 2012