a te che passi qui.. benvenuto

Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

M.Kundera

giovedì 24 novembre 2011

Sogni ricorrenti




I miei sogni ricorrenti sono sostanzialmente 2 e credo che siano abbastanza comuni.






Nell'altro sono alla guida di un veicolo, una volta era un TIR, comunque non riesco ad avere la padronanza del mezzo o perchè troppo grande oppure per le condizioni stradali, o una curva presa troppo veloce, insomma faccio una gran fatica a guidare e a tenere il controllo anche se il sogno non finisce mai in tragedia e io recupero.







Quali sono i vostri sogni ricorrenti?


Si accettano interpretazioni





venerdì 18 novembre 2011

A una amica speciale





La morte è la curva della strada



La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.

La terra è fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s’è smarrito.
Tutto è verità e passaggio.



Pessoa






                                                                              



martedì 15 novembre 2011

Se ti senti triste


Se ti senti solo e affranto allora da oggi c'è la radio che fa per te.. 

clicca play e ascolta con attenzione :








martedì 1 novembre 2011

Nostalgia canaglia... dei film andati.

 

No, non mi è piaciuto il suo nuovo film, devo proprio ammetterlo, il personaggio Cheyenne  interpretato da Sean Penn , non mi ha entusiasmato, e neppure rimarrà impresso nella mia mente, come qualche critico cinematografico supponeva. Mi consolo dalla delusione ripensando a  " Le conseguenze dell'amore" ... A quella splendida colonna sonora, contrapposta al totale silenzio, al ritmo incalzante, allo sguardo triste di Titta di Girolamo, un uomo tutt'altro che frivolo come amava definirsi nella sua noiosa vita.

 Ripenso a quell'atmosfera, alla storia della vita di lui che si svela piano piano, un uomo prigioniero in una camera d'albergo, una vita incancrenita dalle abitudini,e poi il riscatto finale rischiando tutto con l'amore e le sue conseguenze fatali.




La cosa peggiore che può capitare ad un uomo che trascorre molto tempo da solo è quella di non avere immaginazione. La vita, già di per sè noiosa e ripetitiva, diventa in mancanza di fantasia uno spettacolo mortale.