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Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

M.Kundera

lunedì 5 settembre 2011

Avventure della ragazza cattiva


Un libro che mi ha emozionato, non mi capitava da un pò devo dire, l'ho letto in una settimana di giugno dello scorso anno.

Protagonisti del libro Ricardo e Lily , o nina mala, come verrà chiamata sempre da lui, quella che voleva farsi passare per una cilenita e che si insedierà nella sua mente per gran parte della sua vita facendosi ossessione. 
L'incontro avvenuto a Lima con quella ragazzina sfacciata non lo lascerà più, la rincontrerà nella  giovinezza  a Parigi in veste di aspirante guerrigliera in partenza per Cuba, poi ne perderà le tracce per poi ritrovarla sempre in ruoli e vesti diverse, con mariti sempre più ricchi, con nuove identità e  nuovi scenari che si rincorreranno dagli anni 50 /60 in poi, tra dittature, libertà, swinging London ,passando per il Giappone dove il ricco sadico di turno le farà subire le peggiori perversioni e la ferirà profondamente nel fisico e nell'anima,  anche se riuscirà ad uscirne grazie alle braccia protettive di Ricardo che cercherà con tutte le forze di salvarla.
Ed è sempre un perdersi e ritrovarsi, con Ricardo che si strugge d'amore, che si fa trafiggere ogni volta, schernire, usare, che sembra voler fuggire da lei, ma che non riesce a rinunciare a quella passione.
Quelle come me vogliono credere che anche lei  sia innamorata  dell'unico uomo a cui non mente.
Devo dire che lei è quella stronza che ognuno di noi credo vorrebbe almeno per una volta essere, quella che riesce a essere sempre desiderata, quella che fugge, quella fascinosa e inafferrabile.
Il finale è amaro, non mi vergogno a dire che sotto gli occhiali da sole mi scendevano le lacrime..

Mi ci ero appassionata a quella storia, credo ci fosse qualcosa di mio li dentro.


L.W


7 commenti:

  1. Mi piace chi recensisce, parla di un libro e ci mette del suo, di quali centri funga da richiamo, quali echi e risonanze, quali corde dell'anima. In genere, un libro, almeno secondo me deve essere sempre un pò galleotto, oltre a rammentarmi consonanze poi, quel libro nei miei giorni mi si infila. Diventa anche una sorta di diario di quel che in quei giorni vivevo, con appunti e note ai margini, con emozioni e coincidenze che il libro mi rivela. Un libro mi rilega sempre a qualche altra persona. Tante volte cerco qualcuno con cui leggerlo assieme, per scambiar poi impressioni ed emozioni. Ogni libro, come mi suggerisci indirettamente te adesso, contiene negli occhi di chi lo legge un romanzo parallelo, anche se magari non cosi picaresco, però credo che il libro ne venga modificato dagli occhi che ci si posano. Tu sai cosa di tuo c'era in quel libro o che avresti voluto. Mi vien da sorridere poi ad immaginare che ci provi o ti sperimenti a far la parte di nina mala, un archetipo no? un modello che a volte ti vien il nervoso per non essere capace ad esserlo. Per un certo verso si mostra funzionale. Credo che fondamentalmente consista in una capacita dell'esercitare il cinismo, un certo distacco dai sentimenti, e sostanzialmente le dinamiche del potere all'interno di una relazione e il gioco è fatto. Ciao lady, son stato un po qua con te

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  2. non l'ho letto,ma anche io sono di quelle ke crede ke lei sia innamorata dell'unico uomo a cui non mente.e adoro i finali non a lieto fine,meno illusori.
    non tutti i libri hanno questo potere di trasportarti tanto nella storia,o nelle vesti dei personaggi,almeno per me è così,ma qnd succede..mamma mia,sono i viaggi più belli!uno dei libri che mi ha fatto questo effetto è Acciaio,e per certi versi mi ha anche aiutato in un momento strano della mia vita.pensa te!

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  3. @Simurgh: La giusta distanza dalle cose andrebbe saputa prendere, non è il mio forte lo ammetto, a volte divento cinica per impedire agli eventi dolorosi di penetrarmi troppo a fondo, ma questa è solo vigliaccheria, non aver voglia di crescere. Altre volte invece mi faccio prendere e poi ne vengo travolta.
    Grazie per la compagnia.
    E' piacevole per me leggerti.


    @ mandorla: non ho letto Acciaio ma sono sicura che non mi farebbe lo stesso tuo effetto sempre per le ragioni che si sono dette e anche come ha detto Simurgh sopra.
    Chissà se un libro potrebbe anche salvarti la vita un giorno.... Chissà.
    Ciao. Buona giornata.

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  4. Ecco la ragione per cui sei capitata sul mio blog! E mi hai anche lasciato un commento cattivo assai (ma io la cattiveria l'apprezzo, eh)!

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  5. Io quando leggo mi sento sempre un po' madame Bovary e come lei vivo le stesse passioni dei personaggi, piango, rido, mi angoscio e tutto quanto, ma non voglio fare la sua fine, ne sono certa, voglio solo vivere, dove e' possibile, il mio "romance".
    Grazie di essere passata da me, contraccambio volentieri!
    A presto...
    Silvia

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  6. Io ad Arezzo ci ho fatto l'università' quando era ancora a villa Godiola. Ricordo quegli anni come tra i migliori della mia giovinezza!
    Buonanotte anche a te...
    Silvia

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