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Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi [...] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti [...] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata [...] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

M.Kundera

domenica 19 giugno 2011

" Il fucile da caccia" INOUE YASUSHI

Vorrei presentarlo con parole mie, non rubate ad altri, questo piccolo libro come quantità di pagine, ma così denso , un concentrato di emozioni da meritare rispetto e suscitare invidia. Non voglio spiegare molto sperando di poter invogliare qualcuno che passa di qui ad acquistarlo e leggerlo.. prendetelo come un regalo.
Si legge in poco piu di un'ora, io l'ho fatto in un viaggio in treno mentre tornavo da Firenze un sabato pomeriggio e ne sono rimasta colpita.

Sono lettere scritte da 3 donne, che ruotano attorno alla vita di Misugi, lui dopo esserne venuto in possesso le spedirà a uno scrittore poeta forse per condividere quel dolore che ha dentro con qualcuno dotato di sufficente sensibilità per  poterlo capire. Le donne Shoko, Midori, e Saiko sono rispettivamente la nipote , la moglie, e la cugina della moglie.
Si scrive di segreti taciuti negli anni, di sensi di colpa, di quel dolore che è proprio solo dei sentimenti profondi.
C' è un serpente dentro ognuno di noi, non ne dobbiamo avere paura; tante piccole scatole cinesi che gli altri non conoscono e spesso neppure noi, e ci sono solitudini, quelle delle 3 donne, che ci accomunano a  quel cacciatore trovato durante una passeggiata vicino a un fiume dal poeta scrittore : ".. il suo fucile da caccia lucido e splendente, gli preme sul fianco scavando nello spirito solitario, nella carne solitaria di quell'uomo di mezza età. E una strana bellezza, unida di sangue, emana da lui da quei momenti, invisibile mentre punta il fucile sulle sue prede."



"L'uomo è una stupida creatura, che dopotutto aspira a essere conosciuta da qualcuno".


"Quando, giunte alla fine della loro vita, serenamente distese, volgeranno il loro viso al muro della morte, tra la donna che ha goduto appieno della felicità di essere amata e la donna che può dire di avere avuto poche gioie ma di avere amato, a quale delle due Dio vorrà concedere il tranquillo riposo? Ed esiste, in questo mondo, una donna che possa dire davanti a Dio: «Io ho amato?» Sì, sono sicura che esiste. Forse la ragazza dai capelli sottili crescendo è diventata una di quelle poche elette. Avrà magari i capelli in disordine, il corpo segnato dalle ferite, gli abiti a brandelli, ma potrà dire a testa alta, con fierezza: «Io ho amato». Ed esalare l’ultimo respiro."

Ps: Ah pare che Asia Argento stia girando il film...

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